Libri

Forte e Gentile

Itinerari abruzzesi di libertà

di M. Vittoria De Matteis
Edizioni Arcobalena

Ogni contributo che si pone nella prospettiva di ricostruire e di rappresentare un pezzo grande o piccolo che sia della storia della Liberazione, è un passo avanti verso la comprensione e la difesa di un periodo storico che è stato ed è così fondamentale per la nostra storia Patria. Il libro di M. Vittoria De Matteis, è una tessera di questo grande affresco che si va costruendo. E’ importante per le testimonianze raccolte, per il senso profondo e per la partecipazione al processo di contrasto al nazifascismo, nel quale si è giustamente valorizzato il ruolo e il contributo delle donne, le quali lungi dall’essere soltanto interpreti di contorno, in realtà hanno costituito parte integrante del tessuto resistenziale.
Emilio Ricci
Vice Presidente Nazionale ANPI



Il libro di Maria Vittoria è vario ed avvincente, passa da argomenti attuali a racconti storici con garbo. Tratteggia un passato reso più vivo dalla freschezza delle testimonianze e dai ricordi di famiglia (e che emozione, per me, ricordare il nascondiglio dell’americano visitato insieme all’autrice). Emergono anche due potenti filoni a lei cari: l’importanza del ruolo della donna e l’importanza della cultura per la tenuta democratica del paese. Fuori tema? Assolutamente no. Prendendo spunto dagli eventi storici narrati e valutando l’attuale momento dal punto di vista della cronaca, della politica e della cultura, penso che possono essere ritenuti ben integrati e dovuti.
Paolo Pinello
Presidenza Consiglio Ministri

Rom italiane.

Piacere, Sarah: 9 figli e 17 nipoti

di M. Vittoria De Matteis
Edizioni Arcobalena

A casa mia a Milano, davanti ad un caffè, Vittoria mi parla di questo suo progetto: mi è piaciuto subito. E’ importante parlare di questi popoli per sgombrare il campo da equivoci e pregiudizi: la giornata della Memoria, per esempio, non doveva solo esser istituita per noi ebrei. Doveva essere importante per una riflessione comune sull’Europa, sulle ragioni dello sterminio. Nei lager nazisti milioni di morti erano omosessuali, antifascisti, rom e sinti: bisognerebbe che nelle scuole questo si spiegasse… Le ragioni dell’odio nei loro confronti sono dentro di noi, nutrite dalla paura dell’altro, per storia e tradizioni. E’ la storia dell’umanità: la cultura maschile ha odiato e tenuto in soggezione la donna perché portatrice di diversità. Diffondiamo storie come queste, di nomadi che si sono riscattate dalla loro condizione senza perdere l’identità, e che vogliono godersi la vita nella legalità e dignitosamente, com’ è giusto che sia.

Moni Ovadia
Attore

Racconti trevignanesi

di M. Vittoria De Matteis
Edizioni Arcobalena

Questo libro di racconti è dedicato a chi crede che le colpe dei padri ricadano sui figli quando ormai è chiaro che prima di colpir loro sfiorano le madri, rimbalzano sulle nuore, toccano i generi e solo alla fine piombano su un anziano in bicicletta che non ha nessuna parentela col padre ma legami di tutti i generi, non solo i suoi.

Alessandro Bergonzoni
Attore

A Stromboli. Una vita ai piedi del vulcano

di M. Vittoria De Matteis Edizioni Ensemble

A Stromboli sto meglio di quanto non sia mai stata altrove, e io che ero sola anche se con famiglia, adesso ho un mare di cugini acquisiti in mezzo ai quali vivo. Io che sono stata poverissima e poi ricca, oggi sto in mezzo ai miei cugini che più o meno stanno tutti con me, tiriamo avanti, come si dice, con misura e dignità…in libertà. Per questo è il mio pueblo, Vittoria, scrivilo!

Aimèe Carmoz
Protagonista del libro

Racconti aquilani

di M. Vittoria De Matteis Edizioni IAeD

Ripercorrendo i luoghi a noi familiari, M. Vittoria ci conduce lungo un percorso immaginario di 24 ore, dove non si sa quando finisca la realtà e inizi la fantasia. Partendo da una passeggiata cittadina senza meta aspettando l’alba, attraverso un susseguirsi di storie l’una dentro l’altra tipo scatole cinesi, ci si ritrova nell’entroterra aquilano più bello e sconosciuto. Dai grandi ideali agli scacchi, dalla buona musica alle tradizioni popolari alla ‘500, il libro svela man mano tutti gli amori di M. Vittoria, mia compagna di scuola di qualche anno fa (sembra ieri…)

Stefania Pezzopane
Deputata PD

Racconti Romani

di M. Vittoria De Matteis
Edizioni Albatros

Quante donne sei? I racconti sono tutti belli, ma quello della nonna cattura. Secondo me potresti ipotizzare di farne la base per un testo molto più lungo. Sono certa che lo scrigno dei ricordi della nonna potrebbe essere una risorsa interessante messa nelle mani di una che sa cambiare stile di scrittura come sai fare tu. Inoltre: non sapevo che disegnassi, non me lo avevi detto. Ho trovato, ovvio, molti spunti biografici, molta Roma, molto Abruzzo e moltissimo del tuo modo di vedere la vita. “Non prenderti gioco dei sogni degli altri” è la frase che segna il libro.

Graziella Di Mambro
Cronista

“Tutti questi racconti insieme, forse, vanno letti come fosse un corpo unico, che raccontino di una persona che ho la fortuna di conoscere… I disegni meritano un discorso a parte: il tratto grafico, specialmente il più recente, lo trovo parecchio evoluto rispetto ad altri precedenti…. Il segno è più preciso, più intenso, c’è questa donna – che somiglia stranamente a qualcuno – che è molto intensa e potente, anche nel tratteggio dei capelli, nella scelta dell’ombreggiatura. L’autrice padroneggia la china che dice di preferire, ma io in realtà ho trovato anche il tratto col pennello molto bello. In uno c’è forza ritrattistica, nell’altro c’è più la personalità dell’artista. Da disegnatore, esorto l’artista a far uscire quella parte di sé più laterale, più nascosta, più osservatrice e – come dire – più rabdomante di quello che c’è dietro la realtà, l’apparenza e l’apparente ovvietà della vita. Mi piace la protagonista del racconto Lianka, come idea disegnata: è indubbiamente affascinante, c’è un investimento emotivo su di lei. E’ nato un personaggio forte”.

Stefano Disegni
Disegnatore  

Ricerca pilota sull’educazione al rispetto della differenza di genere nella parità dei ruoli

di M. Vittoria De Matteis
Edizioni Teke

Quante donne sei? I racconti sono tutti belli, ma quello della nonna cattura. Secondo me potresti ipotizzare di farne la base per un testo molto più lungo. Sono certa che lo scrigno dei ricordi della nonna potrebbe essere una risorsa interessante messa nelle mani di una che sa cambiare stile di scrittura come sai fare tu. Inoltre: non sapevo che disegnassi, non me lo avevi detto. Ho trovato, ovvio, molti spunti biografici, molta Roma, molto Abruzzo e moltissimo del tuo modo di vedere la vita. “Non prenderti gioco dei sogni degli altri” è la frase che segna il libro.

Graziella Di Mambro
Cronista

Donne in cronaca

di M. Vittoria De Matteis Edizioni Tempesta

L’autrice con le sue domande coglie nelle nostre dichiarazioni frasi, dettagli, allusioni, che fanno emergere un maschilismo formalmente condannato, ma accompagnato spesso dal rifiuto di mettere in discussione il rapporto tra i generi. Ecco, questo è, a mio avviso, il vero scopo del libro: coinvolgere gli uomini, quelli che non uccidono, ma riducono tutto a raptus pur di rimuovere ogni responsabilità. Nonostante questo approccio, nell’autrice non c’è mai l’intento fastidiosamente pedagogico, né la granulosità inquisitoria della denuncia. Tutto avviene con la naturalezza della conversazione che concede anche momenti di intelligente lievità. C’è un invito a considerare il femminicidio non un reato che riguarda le donne o al massimo i loro compagni ‘pazzi’, ma tutta la collettività. Una ferita che si cura insieme, modificando l’attuale cultura permissiva verso la disparità femminile che tollera le umiliazioni, lo stalking, le violenze familiari; e sconsiglia di mettere il dito fra ‘moglie e marito’, anche quando s’intuisce la tragedia.

Massimo Marnetto
Coord. Circolo Libertà e Giustizia

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