Dubbio e precauzione contro il pensiero unico

Si è svolto a Roma l’incontro con i membri della Commissione Dubbio e Precauzione, in diretta sulla pagina Fb Generazioni Future e sul canale Youtube Studenti contro il Green Pass. Filosofi, giuristi, economisti e scienziati della comunicazione si sono riuniti per commentare il momento storico.

Alessandro Orsini, professore di Sociologia del terrorismo presso l’Università della Luiss, ha dovuto rinunciare al suo ruolo di ospite qualificato a Carta Bianca, trasmissione di Rai 3 condotta da Bianca Berlinguer.

Alcuni ritengono che Orsini sia stato allontanato dalla trasmissione perché le sue tesi sullo scontro russo-ucraino sarebbero “scomode”.

Orsini è un esperto di geopolitica ed è stato ospitato più volte da programmi televisivi, per chiarire dinamiche di politica internazionale.

E’ convinto che l’obiettivo dell’Occidente, nel contrasto russo-ucraino, sia prettamente geopolitico e non umanitario. Il dilungarsi della guerra gioverebbe, in particolare modo, al presidente statunitense Biden e alla Casa Bianca.

Questo per due principali motivi: osservare il potenziale degli armamenti russi, in previsione di un futuro scontro Russia-USA, e avvantaggiarsi  dell’affaticamento e indebolimento della Russia.

Allora l’Europa, armando l’Ucraina, non lavorerebbe per un compromesso delle parti e – soprattutto – non lo farebbe, secondo Orsini, demonizzando il “nemico”, ovvero Putin.

Descrivere il Capo di Stato russo come un mostro non concorrerebbe a raggiungere un effettivo accomodamento russo-ucraino; umanizzarlo, al contrario, permetterebbe di razionalizzare la guerra e ragionare in maniera lucida. Questa è la tesi di Orsini.

Effettivamente, la tendenza a brutalizzare e stereotipare il nemico, durante i conflitti bellici, è un fenomeno studiato e acclamato a livello sociologico. Ecco le sue proposte alla Commissione Dubbio e Precauzione:

 

 

Davide Tutino, professore espulso dalla scuola pubblica per dissidenza politica, sostiene che la verità e la giustizia siano le prime vittima della guerra. Siamo passati dal coprifuoco pandemico al coprifuoco della ragione, secondo il professore di filosofia che, presente all’incontro romano, ci ha rilasciato questa intervista:

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